A cura della Dott.ssa Laura Rapanà e della Dott.ssa Chiara Ciardullo.
Rispondete “SI” alle affermazioni che vi corrispondono e “NO” alle affermazioni che non vi rispecchiano.
Il test si compone di 20 domande, è importante completarlo e rispondere sinceramente.
Il test, del tutto anonimo, è solo indicativo e non ha alcun valore diagnostico.
Può essere comunque utile a una riflessione personale.
#1. Trovo più utile che mio/a figlio/a parli e si confronti con i suoi pari.
#2. Dedico poco tempo alla comunicazione con mio/a figlio/a.
#3. Nel comunicare con mio/a figlio/a utilizzo prevalentemente frasi che esprimono un giudizio sulla sua persona piuttosto che sul suo comportamento, tipo “Non mi piaci quando fai questa cosa” piuttosto che “Non mi piace questo tuo comportamento”.
#4. Nella mia famiglia di origine si dava scarsa importanza alla comunicazione genitore-figli.
#5. Nel comunicare con mio/a figlio/a ho spesso difficoltà nell’esprimere un’opinione perché temo di ferire i suoi sentimenti.
#6. Trovo molto difficile rispettare l’alternanza degli interventi nella comunicazione: tendo più facilmente a sovrastare la voce di mio/a figlio/a.
#7. Trovo sempre difficile prendere l’iniziativa per iniziare una conversazione con mio/a figlio/a.
#8. Provo spesso un senso di frustrazione alla fine di una conversazione con mio/a figlio/a.
#9. Penso che mio/a figlio/a debba rendermi partecipe di tutti i suoi pensieri e sentimenti.
#10. È molto difficile per me prestare una completa attenzione verso ciò che sta esprimendo mio/a figlio/a.
#11. È molto difficile per me comunicare con mio/a figlio/a.
#12. Provo spesso imbarazzo nel comunicare con mio/a figlio/a.
#13. Spesso delego l’altro genitore rispetto alla comunicazione.
#14. Nel comunicare con mio/a figlio/a esprimo sempre giudizi rispetto a ciò che ritengo essere giusto e ciò che ritengo essere sbagliato nei suoi modi di fare.
#15. Trovo molto difficile immedesimarmi nello stato d’animo di mio/a figlio/a.
#16. Mi aspetto sempre che sia mio/a figlio/a ad esprimermi il bisogno di parlare.
#17. Con mio/a figlio/a utilizzo spesso uno stile comunicativo di tipo “interrogatorio”.
#18. Tra me e mio figlio non devono esserci segreti.
#19. Provo rabbia quando parlo con mio/a figlio/a.
#20. Temo di non riuscire a farmi comprendere da mio/a figlio/a.